1 dicembre 2021
Palazzo Tursi, Genova
16.00 - 18.30
Conferenza in presenza e in live streaming
Rigenerazione urbana, valorizzazione e fruizione del patrimonio storico
Tutte le grandi città del mondo occidentale stanno affrontando il riflusso della passata ondata di industrializzazione pesante dal proprio territorio. Non si tratta solo di riqualificazione e riuso delle aree industriali, ma anche di recuperare l’attenzione verso il costruito più che verso nuovi sviluppi. Spesso quartieri storici e periferie peri-industriali condividono un destino di declino. La risposta è la rigenerazione urbana di zone e quartieri. Le tecnologie per la riqualificazione di edifici ha vissuto uno sviluppo impetuoso nel corso degli ultimi dieci anni. In termini di progettazione, di materiali e di sistemi e metodologie di intervento oggi sono in corso di sviluppo e disponibili soluzioni che consentono la riqualificazione anche su edifici storici o di difficile approccio.
MAIN TOPICS
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Rigenerazione come servizio
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Il recupero e la riqualificazione dei quartieri e degli edifici storici
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I progetti genovesi
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Il partenariato pubblico/privato
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Non solo edilizia: le componenti sociali e di rinnovamento commerciale nella rigenerazione
DETTAGLI
Introduce e modera
Roberta Olcese, Giornalista
Saluti Istituzionali
Simonetta Cenci, Assessore all’Urbanistica e Progetti di Riqualificazione, Comune di Genova
Rigenerazione del costruito per la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e artistico
Marco Mari, Presidente, Green Building Council Italia
Rigenerazione urbana attraverso il recupero di beni demaniali: dal patrimonio storico al contemporaneo
Gianluca Ciullo, Business Development e Project management, RINA
SWITCH strategie e strumenti per la digital transformation di Palazzo Reale a Genova
Sara Rulli, funzionario Architetto, Ministero per i beni e le attività culturali, Palazzo Reale di Genova
Live & Digital: un percorso ibrido per la valorizzazione e la divulgazione scientifica del Sito UNESCO dei Palazzi dei Rolli
Giacomo Montanari, Storico dell’arte
Il digitale è la chiave del patrimonio
Lorenzo Zeppa, Fondatore, Renovatio – Kleio
Case History
Palazzo Ducale di Genova
Serena Bertolucci, Direttrice, Fondazione Palazzo Ducale per l’Arte e la Cultura
MANN di Napoli
Paolo Giulierini, Direttore, Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Volterra, candidata a capitale Italiana della cultura 2022
Alessandro Furiesi, Direttore Pinacoteca di Volterra, Comune di Volterra
Dal sistema dei palazzi dei Rolli alla città vecchia: attualità e prospettive della lettura del costruito
Rita Vecchiattini, Professoressa, Università degli Studi di Genova
Mappe tematiche audioguidate a misura di famiglia: il caso Genoa
Elisa Garfagna, Project Manager sezione Family Division, 101giteinliguria.it
Bertolucci Serena
Partecipa alla sessione “Rigenerazione urbana, valorizzazione e fruizione del patrimonio storico”
Ciullo Gianluca
Rigenerazione urbana attraverso il recupero di beni demaniali: dal patrimonio storico al contemporaneo
La rigenerazione urbana garantisce il futuro e la continuità storica delle città. La città è un’invenzione dell’uomo per agevolare la sua principale essenza: quella delle relazioni. Le aree urbane non centrali, periferie nell’accezione negativa, costituiscono oggi la più grande opportunità di “ricucitura” sociale, estetica e funzionale. I “vuoti urbani”, rappresentano il più stimolante tema di progettazione per dotare, o arricchire, il tessuto urbano di nuove funzioni per la collettività. Attraverso interventi da Catanzaro a Brescia, passando per Napoli, Cagliari e Mantova, il RINA, in questo momento, coniuga innovazione e progettazione nella rigenerazione urbana di comparti significativi.
Furiesi Alessandro
Volterra, candidata a capitale Italiana della cultura 2022
Un breve racconto del lavoro sulla candidatura di Volterra come Città Capitale Italiana della Cultura 2022, sulle modalità di progettazione che sono avvenute seguendo un’ampia partecipazione e su come al centro del progetto sia stato posto il tema della rigenerazione umana, attraverso la cura e la produzione e valorizzazione del patrimonio culturale della città.
Garfagna Elisa
Mappe tematiche audioguidate a misura di famiglia: il caso Genoa
Il progetto è uno strumento innovativo nato per facilitare la conoscenza della storia di Genova sotto una lente molto particolare: quella degli inglesi e della nascita di uno dei Club calcistici più famosi d’Italia. Le famiglie saranno stimolate a vivere il territorio; alla fine del percorso, si entrerà all’interno del Museo del Genoa con una prospettiva diversa e affascinante. Il progetto è dedicato a famiglie con bambini in fascia 6-10 e 11-14. Catturando l’attenzione in un modo divertente, semplice ed immediato e con l’uso dello strumento tecnologico che, con la tecnica dei QR Code linkati a file audio .mp3 godibili e divertenti pensati per le famiglie, si fa loro scoprire le curiosità e la storia della città utilizzando punti precisi che si trovano sul percorso.
Mari Marco
Rigenerazione del costruito per la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e artistico
GBC Italia è interessata a stimolare una nuova ondata di rigenerazione del mercato dell’edilizia attraverso l’integrazione tra storia e pratiche di bioedilizia, condividendo il proprio sistema di rating GBC Historic Building® con la comunità internazionale, ampliando così la sua applicabilità oltre il mercato italiano, esportando il made in Italy in tutto il mondo.
Montanari Giacomo
Live & Digital: un percorso ibrido per la valorizzazione e la divulgazione scientifica del Sito UNESCO dei Palazzi dei Rolli
All’interno del Centro Storico di Genova si trova uno dei siti UNESCO di natura urbana più complessi e ramificati d’Europa. I Palazzi dei Rolli e le Strade Nuove, infatti, sono ancora oggi edifici la cui natura “ibrida” di luoghi pubblici, privati aperti o chiusi usualmente alla pubblica fruizione ha sempre richiesto riflessioni profonde per progettare una adeguata strategia di valorizzazione. Tra il 2020 e il 2021 tale riflessione ha trovato una concreta volontà applicativa nella costruzione di un nuovo modello operativo per affrontare due necessità cogenti: permettere al pubblico, seppur virtualmente, di accedere a questi spazi e utilizzare i sistemi digitali per realizzare non “spot” o “trailer” ma veri e propri strumenti di Divulgazione scientifica volti ad aumentare la consapevolezza del patrimonio culturale cittadino in un pubblico non più limitato ai partecipanti del singolo evento territoriale, ma aperto al panorama italiano, europeo e mondiale. Live & Digital rappresentano pertanto chiavi di lettura complementari e straordinariamente utili a una reciproca massimizzazione degli sforzi comunicativi nelle strategie di valorizzazione del bene.
Rulli Sara
SWITCH strategie e strumenti per la digital transformation di Palazzo Reale a Genova
L’idea generale del progetto persegue la necessità di creare un unico archivio condiviso di informazioni multidisciplinari che consenta una consultazione fluida e chiara di tutti i processi storici del patrimonio, sia a scopo conservativo e manutentivo, sia a scopo divulgativo e didattico. I dati già in possesso, che diventano così l‘asset più importante del progetto, andranno valorizzati, analizzati e implementati per soddisfare esigenze e bisogni che riguardano in particolare la gestione e la divulgazione del patrimonio storico e artistico-culturale. Questo per rispondere alla necessità di avere un ‘denominatore comune’ identificato in un sistema di gestione dei dati derivante da un modello ‘intelligente’ utile a molteplici bisogni, con l’intento di avere una efficiente gestione degli immobili e un agevole di tutte le attività da un unico ambiente. Il bisogno prioritario è quindi quello della valorizzazione dei dati e della capacità di condividerli nell’ecosistema, prima internamente, e poi con le altre realtà esterne. Le informazioni che verranno così organizzate in un organico ecosistema provengono dai seguenti ambienti:
– dati presenti nell’archivio storico;
– dati provenienti da un modello ‘intelligente’ che adotta la tecnologia BIM;
– dati derivanti da applicazioni inerenti la divulgazione in tutti i suoi aspetti.
Da questi tre contenitori si possono interrogare, estrarre, integrare, molteplici informazioni (grafiche e numeriche) utili ai bisogni dei seguenti “ambienti di lavoro”:
– Archiviazione e fruizione dei dati
– Gestione e manutenzione
– Servizi educativi e valorizzazione
– Progettazione percorsi museali, eventi e mostre
– Appalti, normativa e sicurezza
Le potenzialità che un modello BIM metterà a disposizione consentiranno la gestione in contemporanea della grande quantità di dati, ricavando una visione “simultanea” delle informazioni, imprescindibile per una lettura approfondita del bene ma alquanto faticosa e lunga se condotta in ambito analogico e con i mezzi tradizionali. Il modello consentirà così di gestire il bene con quell’approccio “olistico” fondamentale non solo per la conservazione ma anche per la valutazione a priori di tutte le tipologie di intervento che si possono attuare sui beni stessi e all’interno dei loro spazi.
Vecchiattini Rita
Dal sistema dei palazzi dei Rolli alla città vecchia: attualità e prospettive della lettura del costruito
L’analisi incrociata dei dati georeferenziati della “Mappatura culturale della città vecchia” (1994-99), di RestauroNET (2005-06) e di Rollindagando (2019-20) permette di leggere le trasformazioni del centro storico degli ultimi vent’anni, siano esse volontarie (interventi) o involontarie (degrado e dissesto). Si tratta di un patrimonio di dati condivisi tra Comune e Università di Genova che inizia solo recentemente ad essere utilizzato ad esempio per programmare la conservazione, per valutare il grado di accessibilità
dei luoghi, per stimare le permanenze storiche materiali nel tessuto urbano.
Zeppa Lorenzo
Il digitale è la chiave del patrimonio
Partendo dall’esperienza di Renovatio che in questi ultimi due anni ha raccontato il patrimoni storico con una inedita forma e modalità attraverso il digitale, si arriva al lancio di Kleio, una startup che si propone per aprire monumenti, pievi e strutture chiuse, attraverso l’automazione e il controllo remoto degli ingressi. Kleio, apre le porte di questi luoghi anche in assenza di un guardiano o di una guida. Il sistema infatti controlla la visita da remoto e musealizza tramite la app il sito storico, dando al visitatore un nuovo strumento di navigazione del territorio e del suo patrimonio.